"Pull factors" or "push factors" for rural migrations: an example in the province of Catania
In: Centro di studi e ricerche sul Mezzogiorno e la Sicilia. [Pubblicazioni] 3
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In: Centro di studi e ricerche sul Mezzogiorno e la Sicilia. [Pubblicazioni] 3
In: Population: revue bimestrielle de l'Institut National d'Etudes Démographiques. French edition, Band 17, Heft 3, S. 581
ISSN: 0718-6568, 1957-7966
La ricerca che ha condotto alla realizzazione della Carta dell'uso del suolo nei Comuni del Parco dei Nebrodi nel 2006, ha avuto per oggetto precipuo d'indagine un'area protetta. La scelta di indagare l'utilizzazione del suolo ove incidano vincoli ambientali e paesaggistici è da ritenersi prioritaria da un lato e utile dall'altro; tale utilità scaturisce dal "fotografare" lo stato degli impatti, sociali ed economici, in aree alle quali viene riconosciuto un particolare "valore", allo stesso tempo considerando la "conservazione" non come sinonimo di "congelamento" delle risorse, quanto, piuttosto, come opportunità e indirizzo "speciale" per lo sviluppo. La realizzazione della carta di utilizzazione del suolo è stata possibile grazie al Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica, al Consiglio Nazionale delle Ricerche, all'Istituto Geografico Militare Italiano e all'Università degli Studi di Catania. L'area oggetto di studio è restituita da 28 carte in scala 1:25.000, di cui diamo breve elencazione: Santo Stefano di Camastra, Pizzo Michele, Sant'Agata di Militello, Galati Mamertino, Raccùja, Tusa, Mistretta, Pizzo Luminaria, Monte Soro, Serra del Re, Floresta, Roccella Valdemone, Castel di Lucio, Colle del Contrasto, Capizzi, San Teodoro, Cesarò, Randazzo, Malvagna, Sperlinga, Cerami, Troina, Serra di Vito, Bronte, Monte Etna Nord, Grotta Fumata, Monte Minardo, Monte Etna Sud. Dal 2010 a oggi, ultimata la conversione in digitale della cartografia originaria, nonché l'aggiornamento delle informazioni in appositi data-base, si è proceduto alla realizzazione della memoria illustrativa e alla ultimazione del sistema informativo territoriale. Il metodo adottato si basa sulla costruzione di una banca dati informatizzata costituita da una raccolta di dati di base per la descrizione delle componenti orografiche, economiche e ambientali del territorio interessato e dall'elaborazione di carte tematiche specifiche che evidenzino le principali trasformazioni sia a scala prettamente agraria sia a scala territoriale complessiva, comprendente cioè anche le possibili interrelazioni con l'ambiente antropico e naturale. L'impiego di software GIS e la disponibilità di idonee basi cartografiche (ortofoto aeree, Carte Tecniche Regionali, rilevazioni dirette sul campo, etc.) hanno consentito di creare una base dati raster e vettoriale omogenea relativa alla copertura del suolo, quest'ultimo realizzato attraverso la digitalizzazione di entità geografiche con topologia poligonale. In seguito, si è cercato di definire i caratteri necessari e sufficienti a rappresentare in modo univoco tutti i tipi di paesaggio individuati: le componenti fisico-morfologiche, l'altimetria, la copertura del suolo prevalente evidenziandone in modo significativo le principali strutture morfologiche. Tutte informazioni desumibili dal DEM e dalla pendenza, funzioni di 3D Analiyst riprodotte a partire da informazioni di tipo puntuale (punti quotati) e lineari (curve di livello), ricavate dalle Carte Tecniche Regionali 1:10.000 in formato DWG e poi elaborate con funzioni di interpolazione, le quali hanno permesso di ottenere un dataset in formato GRID costituente il piano quotato e dal quale sono state ottenute tutte le informazioni altimetriche utilizzate per la creazione del Modello Tridimensionale del Terreno. ; The research that led, in 2006, to the creation of the Land Use Map in the Nebrodi Park, had a protected area as object of investigation. The choice to investigate the impact of land use of an area affected by environmental and landscape constraints is considered both a priority and useful; that usefulness derives from representing the state of social and economic impacts in areas to which it is recognized a particular "value", at the same time considering that the "conservation" is not synonymous with "freezing" of resources, but rather as opportunities and for development. The elaboration of a land use map has been made possible by the Ministry of University and Scientific Research, the National Research Council, Italian Military Geographic Institute and the University of Catania. The study area is returned by 28 maps in a 1:25.000 scale, of which we report a brief list: Santo Stefano di Camastra, Pizzo Michele, Sant'Agata di Militello, Galati Mamertino, Raccuja, Tusa, Mistretta, Pizzo Luminaria, Monte Soro, Serra del Re, Floresta, Roccella Valdemone, Castel di Lucio, Colle del Contrasto, Capizzi, San Teodoro, Cesarò, Randazzo, Malvagna, Sperlinga, Cerami, Troina, Serra di Vito, Bronte, Monte Etna Nord, Grotta Fumata, Monte Minardo, Monte Etna Sud. From 2010 up to date, after the conversion of the original maps to digital mapping and the updating of the information in the appropriate database, we proceeded to the execution and completion of the written statement of the geographic information system. The method adopted is based on building a computerized database consisting in a collection of basic data for describing the topographical, economic and environmental components of the concerned territory and in the elaboration of thematic maps that highlight specific major transformations both on a purely agrarian scale and on a total land scale, that includes also the possible interrelations with the anthropogenic and natural environment. The use of GIS software and the availability of suitable base maps (aerial orthophotos, Regional Technical Papers, direct field measurements, etc.) allowed to create an homogenous raster and vector data base on the land cover, the latter made through the digitization of geographic entities with polygon topology. Later, we tried to define the necessary and sufficient characters to represent all identified landscape types: the physical and morphological components, the altitude, the predominant land cover significantly highlighting the main morphological structures. All these information can be derived from the DEM and the slope functions of 3D Analiyst reproduced from accurate point (spot elevations) and linear (contour lines) information, obtained from the Regional Technical Papers 1:10.000 in DWG format and then processed with interpolation functions, which have led to a dataset in GRID format which forms the xyz from whom it was possible to obtain all the elevation information used to create a three-dimensional model of the land.
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In: Regional science policy and practice: RSPP, Band 11, Heft 3, S. 493-507
ISSN: 1757-7802
AbstractThis article offers an initial exploratory analysis of some promising agents and innovative practices for a long‐term strategy of sustainable, inclusive and smart territorial development for peripheral areas in the Etna macro‐region. It aims to scrutinize the potential role of tourism and local entrepreneurship with a view to implementing a territorial approach to a smart specialization strategy. Mostly based on statistical analysis and a critical review of literature, the paper gives an overview on strengths and weaknesses of some existing rural cluster initiatives of innovation, which are of interest to implementing a tourism‐centred smart specialization that aims to combine tourism diversification and sustainable development. Both the promising and problematic side of the concept of smart specialization are discussed and some policy implications for realizing tourism innovation in accordance with the need to draw up an alternative policy agenda for the development of peripheral areas are suggested.
The Green Pistachio of Bronte is an Italian protected designation of origin (PDO) product that was officially recognized by the European Union in 2010. These pistachios are grown on Mt Etna's western slope in a specific area of thin volcanic soils and rugged terrain that inhibits the use of mechanized agriculture. Bronte pistachios are known for their distinct flavor, bright green color, and unique organoleptic properties that are intimately linked to their place of origin. They are highly prized in the food industry and can sell for more than double the price of other pistachios on the global market. Mapping landscapes that give rise to specialty food products like the Green Pistachio of Bronte facilitate understanding of the connections between food, culture, and environment within a specific geographic context. Mt Etna's powerful presence in the landscape adds to the unique characteristics of this product and its place of origin.
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In questo articolo gli autori hanno impiegato la metodologia STeMA, adottata nell'ambito del PRIN 2015 e applicata alle aree interne d'Italia, per valutare l'impatto delle politiche nazionali ed europee nel conseguimento dell'obiettivo della coesione territoriale. Dapprima gli autori hanno riportato una sintesi del dibattito scientifico e istituzionale sulla definizione di aree interne e periferie metropolitane. Poi hanno utilizzato tre indicatori per monitorare, secondo l'approccio del Territorial Impact Assessment (TIA), la valorizzazione di importanti fattori di sviluppo localizzati, come le Università e la distribuzione dei laureati triennali. Hanno quindi considerato la politica di sviluppo territoriale della Regione Siciliana nel periodo di programmazione 2014- 2020. Infine gli autori traggono delle prime riflessioni sullo stato della ricerca svolta e sulla necessità di una riconfigurazione del complesso rapporto tra università e territorio, come aspetto strategico della più complessiva politica nazionale per la coesione territoriale.
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